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Pneumatici, impariamo a conoscerli!

Pneumatici, impariamo a conoscerli!

Gli pneumatici o gomme, rappresentano l’unico punto di contatto tra la vettura e la superficie stradale, quindi assicurarsi del loro stato di integrità è assolutamente fondamentale. Quando questi sono vecchi o usurati, le possibilità che si verifichino fenomeni come l’aquaplaning, la pessima tenuta di strada o anche la foratura dello stesso raddoppiano. Un automobilista esperto sa che in media una volta ogni 3-4 settimane deve accertarsi dello stato delle gomme della propria auto, controllandone pressione e stato di usura. È indispensabile per la sicurezza e l’efficienza del veicolo. Noi di Autocom vi insegneremo a conoscere i vostri pneumatici e vi daremo qualche consiglio utile per valutare il loro stato di efficienza.

 

Classi di efficienza

 

È innanzitutto importante sapere che gli pneumatici hanno, proprio come gli elettrodomestici, una classe di efficienza, o per esattezza, tre classi di efficienza da valutare al loro acquisto, dove la lettera A simboleggia la classe più efficiente, mentre la G la meno performante.

 

  • La Resistenza al rotolamento indica l’efficienza energetica dello pneumatico.

 

Il rotolamento incide sul consumo di carburante fino al 7,5%, quindi aumentarne la resistenza significa ridurre le emissioni. 

 

  • L’Aderenza sul bagnato incide sulla sicurezza.

 

L’aderenza su bagnato delle gomme indica la tenuta di strada in caso di pioggia, così come lo spazio di frenata. Gomme con aderenza sul bagnato di classe A posseggono un’aderenza maggiore di circa il 30% rispetto a quelle di classe G.

 

  • La Rumorosità indica la pressione acustica e il conseguente inquinamento ambientale prodotto all’esterno dal rotolamento degli pneumatici.

 

Si misura in decibel ed è espresso in etichetta mediante tre barre: una barra corrisponde ad uno pneumatico silenzioso, al di sotto del limite stabilito di almeno 3 decibel; due barre corrispondono ad uno pneumatico discretamente rumoroso; tre barre indicano uno pneumatico conforme alla direttiva ma ben più rumoroso degli altri disponibili.

 

Come si leggono le misure degli pneumatici?

 

Leggere la misura degli pneumatici a differenza di quello che molti pensano, in realtà è più facile del previsto. Sul dorso o “spalla” del copertone sono impressi in rilievo un insieme di numeri che formano in codice. Prenderemo in esempio la marcatura 215/55 R 17 94 H M+S 3PMSW (DOT XXXX XXXX 1322).

 

Analizziamo quindi, i singoli dati:

 

  • 215: è la larghezza dello pneumatico in millimetri,
  • 55: è l’altezza della spalla messa in rapporto percentuale con la larghezza dello pneumatico. In questo caso corrisponde al 55% di 215mm,
  • 17: altezza del cerchione in pollici,
  • R: indica che questi pneumatici sono costruiti con una struttura radiale del battistrada,
  • 94: è l’indice di carico. È il parametro che indica qual è il carico massimo che ogni singolo pneumatico può sopportare da sgonfio; in questo caso, il carico massimo per pneumatico è pari a 670 kg,
  • H: è l’indice di velocità. È la velocità massima certificata che uno pneumatico può raggiungere per mantenersi in sicurezza; in questo caso, la lettera “H” corrisponde a 210 Km/h,
  • M+S: è sigla o il simbolo atto ad indicare che si sta parlando di pneumatici “Mud & Snow”, ovvero pneumatici adatti quindi per un fondo stradale fangoso e innevato,
  • 3PMSF: è l’acronimo di “3 Peak Mountain SnowFlake”, letteralmente 3 cime di montagna con un fiocco di neve. Serve a contraddistinguere gli pneumatici invernali omologati dal regolamento comunitario dell’Unione Europea,
  • DOT: è il codice che indica l’omologazione e la data di fabbricazione dello pneumatico. La data di fabbricazione è riportata con un numero a quattro cifre. In questo caso “1322” indica quindi che il cerchione è stato fabbricato la 13esima settimana del 2022.

Quanto sono usurati?

 

Come facciamo a capire se i nostri pneumatici sono usurati e devono essere sostituiti?

 

Gli pneumatici presentano diversi indicatori di usura che ci permettono di capire quando è arrivato il momento di sostituirli. Individuarli è semplice ed intuitivo: cercate sul fianco dello pneumatico la sigla TWI (Tread Wear Indicator, indicatore di usura del battistrada) o in alternativa un triangolino. Adesso all’altezza di questa sigla, guardate il battistrada. Troverete un piccolo tassello di gomma alto 1,6 mm posto sul fondo di una scanalatura del battistrada. Quando il battistrada è così consumato da giungere alla stessa altezza del tassello è arrivato il momento di sostituire il cerchione, in quanto ha raggiunto il limite legale di utilizzo ed il codice della strada impone la sua sostituzione, pena sanzioni amministrative e in casi estremi si può arrivare anche al sequestro del mezzo.

 

È giusto specificare che esistono diversi tipi di usura:

 

  • Usura uniforme: lo pneumatico è consumato in modo uniforme e quindi il suo utilizzo è ottimale;
  • Usura a chiazze: frequente sugli pneumatici posteriori, è causata da una equilibratura non corretta o dal cattivo funzionamento degli ammortizzatori;
  • Usura asimmetrica: un fianco dello pneumatico è più consumato dell’altro, l’usura asimmetrica è dovuta a un problema di parallelismo.
  • Usura al centro: un battistrada troppo consumato al centro può dipendere da una pressione troppo elevata.
  • Usura sulle spalle: una pressione troppo bassa determina l’usura dei lati del battistrada.

 

Un consiglio che possiamo darvi per verificare in modo “fai da te” l’usura degli pneumatici è il test della moneta. Prendete due monete da uno e due euro. Per gli pneumatici estivi inserite nella scanalatura centrale del battistrada la moneta da 1€, se il bordo d’orato della moneta si vede per intero o quasi è il momento di cambiare lo pneumatico. Per verificare l’usura degli pneumatici invernali lo stesso procedimento va fatto con la moneta da 2€. In questo caso, se il bordo argentato si vede per intero o quasi è il momento di cambiare lo pneumatico.

 

Gomme estive e invernali, che differenza c’è?

 

I più esperti sanno distinguere a colpo d’occhio delle gomme invernali da quelle estive. I fattori sono molteplici, come ad esempio il disegno del battistrada, il suo spessore detto scolpitura o il materiale con cui sono composti, detto mescola. Vediamo insieme le loro differenze:

 

Pneumatici Invernali o “Termici”

 

  • Sono concepiti per dare il massimo a temperature sotto i 7°,
  • Sono composti di una mescola più morbida in grado di resistere meglio alle temperature invernali,
  • La scolpitura del battistrada misura a nuovo tra i 10 e i 12mm,
  • Presentano un disegno del battistrada più articolato, con tasselli a lamelle incrociate che assicura un maggiore attrito in presenza di fondi stradali innevati o fangosi.

 

Pneumatici Estivi

 

  • Sono concepiti per dare il massimo a temperature sopra i 7°,
  • Sono composti di una mescola più dura in grado di resistere meglio alle temperature estive,
  • La scolpitura del battistrada misura a nuovo circa 8mm,
  • Presentano un disegno del battistrada meno articolato, con tasselli massicci e spessi che assicurano un maggiore attrito, con un forte impatto positivo sugli spazi di frenata e sul consumo di carburante.

 

Entrambi sono progettati per garantire il maggior grip possibile sull’asfalto, ma presentano caratteristiche uniche che li fanno differire l’uno dall’altro. L’uso di pneumatici non adatti alla stagione in cui ci si trova può portare a surriscaldamenti, maggiore usura e perdita di aderenza. Per questo motivo con l’arrivo del cambio di stagione si consiglia sempre di cambiare anche pneumatici. Voi lo indossereste un cappotto di lana a luglio?

 

Pneumatici All-Season

 

Fanno eccezione invece le gomme 4 Stagioni, dacché presentano caratteristiche compatibili per tutti i tipi di clima. Scegliendo degli pneumatici All-Season si va ad accettare un compromesso tra gli pneumatici invernali e quelli estivi, poiché essi sono il loro ibrido. Quindi avrete una buona tenuta sulla neve in inverno ed un buon consumo di carburante d’estate. Il battistrada disporrà di una fitta lamellatura su tasselli meno articolati e più spessi.

 

Ci teniamo comunque a precisare che scegliere degli pneumatici All-Season non è la soluzione, ma una via di mezzo per chi necessita di pnematici adatti a climi sia caldi che freddi. Se nella vostra zona siete abituati a temperature molto fredde e grandi nevicati d’inverno, ma con l’arrivo della bella stagione venite sottoposti a climi ben più caldi è sempre consigliabile eseguire un corretto cambio gomme, nella transizione di queste stagioni. 

 

Cambio pneumatici: Cosa dice la Legge?

 

L’articolo 6 del codice della strada (legge n.120 del 29/07/2010) prevede il cambio obbligatorio degli pneumatici a favore di quelli invernali dalla decorrenza del 15 novembre fino al 15 aprile di ogni anno, imponendo l’utilizzo esclusivo delle gomme termiche o 4-Stagioni. La data prevista della legge prevede un periodo di tolleranza di un mese. Si può procedere al montaggio delle gomme invernali già dal 15 ottobre e si ha tempo per smontarle fino al 15 maggio. Chi decide di contravvenire a questa regola è passabile di una sanzione amministrativa pari a 84 euro. Ciò nonostante, non si andrà incontro a nessuna sanzione nel caso in cui, anche circolando con gli pneumatici estivi si avranno a bordo della propria autovettura le catene da neve.

 

In alternativa, chi durante il periodo estivo non ha interesse nel sostituire le proprie gomme con quelle adatte alla stagione, non avrà nessun problema con la legge. La normativa, infatti, consente di circolare con gomme invernali anche d’estate, a condizione che l’indice di velocità delle stesse sia pari o superiore a quello indicato sul libretto di circolazione del veicolo. Come abbiamo visto poco fa, questo non vuol dire che sia consigliabile farlo. Gli pneumatici invernali utilizzati d’estate possono diventare poco affidabili alla guida e perdere efficienza.

 

Per circolare in inverno, le gomme invernali possono avere anche un indice di velocità inferiore rispetto a quello riportato sul libretto di circolazione, a patto che tale indice non sia inferiore a Q (fino a 160 km/h).

 

Con la speranza di esservi stati d’aiuto, vi rimandiamo alla nostra pagina NEWS dove potrete trovare altri articoli e approfondimenti.

 

– Lo Staff di Autocom 

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