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Il mini passaggio cambia di nuovo… Addio al Documento Unico per i commercianti!

Il mini passaggio cambia di nuovo… Addio al Documento Unico per i commercianti!

 

Dal 15 aprile 2024 la minivoltura cambia di nuovo, con l’approvazione del Decreto Dirigenziale n. 89 del 14/03/2024, dove l’articolo nr.3 asserisce che il Certificato di minivoltura, conosciuto ai più anche come “Passaggio Dini” o “Mini-passaggio” subirà diverse variazioni, in primis quella più rilevante, non verrà più stampato sul classico documento Mod. MC 820D (cioè il documento di modulistica a stretta rendicontazione prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato) bensì in semplice carta bianca in formato A4, recante la dicitura “Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

 

Le motivazioni sono diverse e con questo nuovo approccio il Ministero non solo ha l’intento di semplificarne la comprensione, ma ha inoltre la nobile missione di contenere le spese.
Basti pensare che la stampa del singolo Documento Unico sulla modulistica Mod. MC 820D ha un costo singolo di €0,16 per documento, e nell’anno passato sono stati registrati circa 2.500.000 minipassaggi, determinando così una spesa di circa 400.000,00 euro per l’emissione di DU non validi per la circolazione. Va già quindi in pensione il vecchio Documento Unico entrato in esercizio solo lo scorso 27 novembre, caratterizzato dalla scritta trasversale “NON VALIDO PER LA CIRCOLAZIONE”.

 

Cosa troverete in salone auto al posto del DU?

 

Entrando quindi in un salone auto e chiedendo di visionare un documento del veicolo al quale siete interessati, da ora in avanti non troverete più il classico libretto ma appunto il Certificato di Minivoltura. Questo certificato attesta gli elementi identificativi essenziali del veicolo e non contiene l’indicazione specifica di tutte le caratteristiche tecniche del veicolo stesso:

 

  1. Il numero identificativo e la relativa data di emissione;
  2. Dati identificativi del veicolo quali: targa, telaio, omologazione, categoria internazionale;
  3. Marca costruttrice del veicolo;
  4. Denominazione commerciale;
  5. Tipo di destinazione ed uso;
  6. Potenza espressa in kW, classe di emissioni, massa massima e portata dove previsto;
  7. Nome dell’azienda intestataria;
  8. Codice fiscale dell’azienda;
  9. Indirizzo della relativa sede;
  10. Numero progressivo della formalità PRA;
  11. Data dell’atto di vendita;
  12. Informazioni su vincoli o gravami;
  13. La dicitura “Imposta di bollo assolta in modo virtuale”;
  14. Il codice identificativo dell’Ufficio della Motorizzazione Civile, dello Sportello Telematico dell’Automobilista, o dell’Agenzia Pratiche Auto che ha effettuato l’operazione di minivoltura.

 

Ma che cos’è il Mini-Passaggio?

 

Era il lontano 1997 quando entrò ufficialmente in vigore il Decreto Dini (Art. 56, comma 6, Decreto Legislativo 446/1997), cioè passaggi di proprietà a tariffe agevolate per le intestazioni ai commercianti di auto. In quanto per un commerciante d’auto il veicolo è una MERCE e non un BENE STRUMENTALE, il passaggio di proprietà di tale veicolo non paga l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) e paga metà emolumenti al PRA, oltre ad avere l’esenzione permanente del Bollo Auto. Essendo questi veicoli privi di un documento di circolazione vero e proprio, la circolazione di questi può essere concessa solo con Targa Prova e solo per finalità legate alla tentata vendita o alla verifica tecnica del veicolo stesso.

 

Con la speranza di esservi stati d’aiuto, vi rimandiamo alla nostra pagina NEWS dove potrete trovare altri articoli e approfondimenti.

 

– Lo Staff di Autocom®

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