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ASI Targa Oro & CRS: Quando si ha una gemma in garage?

ASI Targa Oro & CRS: Quando si ha una gemma in garage?

L’Italia è il paese con più beni culturali in Europa e nel mondo. Siamo il paese più stilisticamente copiato ed affascinante e nel settore automobilistico non siamo indietro a nessuno. Prendendo un aperitivo in Piazza San Marco a Venezia, facendo un giro del Colosseo a Roma o ammirando il Duomo di Firenze, prima o poi vi imbatterete in una bellissima auto d’epoca e vedrete una targhetta dorata con una bandiera italiana stilizzata e la scritta “ASI” sopra.

 

In Italia l’Automotoclub Storico Italiano o ASI si impegna dal 1966, a tutelare l’importanza culturale, storica e sociale, ma anche il recupero di qualsiasi veicolo a motore che abbia compiuto vent’anni, in quanto protagonisti attivi e insostituibili della storia del Ventesimo secolo.

 

Oggi l’ASI fa parte della FIVA (Federazione Internazionale dei Veicoli d’Epoca), ed è l’associazione nazionale di riferimento sul territorio italiano, che si occupa della tutela del motorismo storico. Rappresenta istituzionalmente il motorismo storico italiano presso tutti gli organismi competenti, nazionali ed internazionali. Conta oltre 150.000 soci e raggruppa al suo interno oltre 300 club tra federati e aderenti che ogni anno organizzano eventi cultuali con i veicoli storici per protagonisti: manifestazioni rievocative, concorsi di eleganza, raduni turistici, mostre e convegni ma soprattutto per mettere in mostra il prestigio del patrimonio storico motoristico nazionale.

 

Noi di Autocom vi apriremo una porta su questo meraviglioso mondo e vi aiuteremo a capire come poter prendere tutti i certificati del caso per rendere ancora più unica la vostra auto.

 

Le certificazioni ASI

 

L’ASI rilascia tre differenti attestati in base al grado di autenticità, alla storia ed allo stato del veicolo:

 

  • Certificato di Rilevanza Storica – CRS
  • Certificato d’Identità ASI – Targa ORO
  • Carta ASI di Storicità per i ciclomotori
  • FIVA Card

 

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Certificato di Rilevanza Storica – CRS

 

Introdotto a partire dal 2010 come sostituto del “Certificato delle Caratteristiche Tecniche”, il Certificato di Rilevanza Storica è probabilmente il più comune documento che accompagna un’auto classica.

 

CRS: Come si richiede?

 

Come prima cosa bisogna essere soci ASI ed essere anche soci di uno dei Club Federati (ce n’è almeno uno per provincia). Il CRS viene rilasciato dal Commissario Tecnico di Club sulla base della documentazione e dell’analisi dell’automobile. Questo ha il compito di controllare se vengono soddisfatti i requisiti, di esaminare il veicolo e compiere alcune parti burocratiche. Una volta che avrete compilato e inviato la Dichiarazione di Assunzione di Responsabilità, il C.T. di Club allegherà nella richiesta i dati di immatricolazione, gli identificativi della vettura, e di tutti i dati tecnici richiesti. Eventuali anomalie o irregolarità verranno trascritte nella sezione specifica della domanda, così come eventuali dubbi derivanti dalla preparazione tecnica del C.T. di Club.

 

Allo scopo di verificare lo stato della vettura ed eventuali modifiche effettuate post certificazione, l’ASI precisa che le vetture provviste di CRS possono essere soggette a controlli a campione. In caso di problemi, si può arrivare anche alla radiazione e cancellazione della vettura dal registro con conseguente segnalazione alla Motorizzazione Civile. Questo documento rappresenta, con alcune compagnie assicurative, un requisito per stipulare una RCA a prezzo agevolato.

 

CRS: Quali sono i requisiti?

 

Per poter fare domanda e richiedere quindi il Certificato di Rilevanza Storico è fondamentale soddisfare i seguenti requisiti:

 

  • Il Veicolo deve avere oltre 20 anni di vita (fa fede il giorno, il mese e l’anno di fabbricazione);
  • La carrozzeria, il telaio e l’allestimento deve essere conforme all’originale o con caratteristiche analoghe;
  • Il motore deve essere tecnicamente compatibile;
  • Lo stato della vettura sia interno che esterno deve essere integro;
  • Il richiedente deve essere associato ad un Club Federato ASI.

 

Vi alleghiamo qui il modulo per richiedere il CRS sia per le autovetture che per le moto.

 

 

Certificato di Identità ASI – Targa ORO

 

Più comunemente conosciuto come Targa Oro, il Certificato di Identità ASI è tra i massimi riconoscimenti che un’auto d’epoca può ottenere ed è il più importante rilasciato dall’ASI.  Per ottenerlo il veicolo deve passare una serie di controlli e requisiti che richiedono la massima originalità e conformità d’origine.

 

Targa ORO: Come si richiede?

 

Come per il CRS, bisogna essere Soci ASI e Soci del Club Federato più vicino a voi. Dopodiché il primo passo per ottenere il Certificato d’Identità sarà manifestare la volontà al proprio Club ASI, dove questo si impegnerà ad assumere il ruolo del referente dell’intero processo di certificazione. Una volta che il C.T. interno del vostro Club effettuerà una prima verifica dei requisiti la domanda verrà poi inoltrata ai Commissari Nazionali. Il processo iniziale è simile a quello necessario per il CRS, ma si aggiungono alcuni requisiti di presentazione della domanda, fondamentali per ottenere la tanto ambita Targa ORO.

 

Strano ma vero, bisogna seviziare la propria auto per ottenere il certificato.

Occorrerà inoltrare fotografie ritraenti il motore, le sospensioni, i dettagli del telaio, il sottoscocca, i cerchi, gli interni e la selleria; oltre ad un ampio campionamento della vernice, delle stoffe e della moquette. Inoltre, per le vetture restaurate o ricostruite, si devono allegare le fotografie dello stato prima e dopo il restauro. Come nei precedenti casi, sarà cura del C.T. di Club occuparsi dell’esame formale della domanda.

 

La sessione di verifica avviene in date prestabilite da un calendario nazionale e vede il coinvolgimento di almeno due Commissari Tecnici Nazionali esperti per marca o per modello. Durante la verifica sarà presente anche il C.T. del Club referente della richiesta di omologazione. Il ruolo dei Commissari Nazionali sarà quello di verificare che tutta la componentistica della macchina corrisponda all’età ed alla data di fabbricazione del veicolo. Motore, telaio, abbinamenti previsti, colore esterno e tutti i dettagli specifici del modello saranno analizzati nel profondo in base a ciò che era previsto dal costruttore nella specifica data di commercializzazione. A differenza del CRS l’automobile verrà quindi visionata da esperti con comprovate competenze sul modello specifico, capaci quindi di determinarne il grado di originalità. Anche in questo caso, il certificato ha una sezione dove si annotano dettagli ed eventuali piccole incongruenze riscontrate dal Commissario Tecnico Nazionale. Durante la sessione di verifica verrà indicato il tipo ed il gruppo definito dal Codice Tecnico Internazionale FIVA. Al termine del percorso di verifica viene rilasciato in concessione d’uso una speciale targa metallica che attesta il grado di identità.

 

Vi alleghiamo qui il modulo per richiedere la Targa ORO sia per le autovetture che per le moto.

 

I gradi e le classificazioni

 

Come accennato poco fa, al termine della verifica, la nostra automobile d’epoca verrà classificata sia per tipo che per gruppo di preservazione. Ebbene sì, oltre alla Targa ORO (che è di per sé il più importante certificato che un’auto storica può ricevere in Italia), esistono anche le classificazioni… Vediamole nel dettaglio:

 

La classificazione tecnica

 

I veicoli storici che possono vantare “la targa Oro” sono raggruppati in base ad una “classificazione tecnica” che si basa su quattro differenti tipi:

 

  • Tipo A – Standard

Automobile con caratteristiche di serie. Uniche modifiche ammesse sono abbellimenti e accessori disponibili sul mercato nel periodo storico di produzione (esclusivamente per i gruppi di preservazione 2, 3, 4).

  • Tipo B – Modificato d’epoca

Esemplare modificato nel periodo di produzione dello stesso e per una precisa finalità. Ad esempio un esemplare modificato da preparatori o da carrozzerie dell’epoca.

  • Tipo C – Replica o riproduzione

Veicolo costruito fuori dal periodo di produzione che imita un modello del periodo. Il veicolo deve essere identificato in modo da indicare chiaramente che si tratta di una riproduzione.

  • Tipo X – Eccezione

Veicolo standard che ha subito modifiche fuori periodo. Le modifiche consentite non possono riguardare autotelaio o pianale e devono poter essere riconvertite alle condizioni di origine con il minimo sforzo e costo possibile. Le eventuali modifiche devono essere nello spirito del periodo in cui il veicolo era normalmente usato e conformi con lo stesso.

 

I gradi della classificazione Targa Oro

 

All’interno del Certificato d’Identità viene riportato anche il gruppo di preservazione in base al grado di conservazione dell’esemplare. Il gruppo di preservazione si determina in base al livello degli interventi che il veicolo ha subito durante la sua esistenza, nonché la sua documentazione storica. Il Codice Tecnico FIVA classifica i veicoli in 4 distinti gruppi. Segue l’elenco aggiornato al 2020:

 

  • Gruppo 1 (autentico)

Tutti i veicoli che sono “conservati con grado di deterioramento basso”, come originariamente prodotti ed inalterati. In sostanza i famosi conservati, privi di modifiche e in condizioni eccellenti. Parliamo quindi del grado massimo ed ovviamente il più raro.

  • Gruppo 2 (d’origine)

Veicoli originali, con una storia documentata, in condizioni originali anche se deteriorate. In questo gruppo rientrano le automobili a cui sono stati sostituiti parti con ricambi con le stesse caratteristiche d’origine, sono state riverniciate ed hanno subito riparazioni nelle sellerie e negli interni. Ovviamente sempre rispettando materiali e colori originali.

  • Gruppo 3 (restauro)

Restaurati o ricondizionati con identità conosciuta, con poche deviazioni dalla specifica del costruttore ammesse e solo nel caso in cui non siano reperibili i ricambi o materiali originali. In questo caso, sono tollerati solo materiali e componenti il più possibile identici a quelli d’origine e del periodo stesso.

  • Gruppo 4 (ricostruito)

Veicolo ricostruito con parti di altri veicoli del medesimo modello o tipo, rispettando le specifiche d’origine. I ricambi originali vanno utilizzati se disponibili ma possono essere sostituiti da altri con stesse caratteristiche, anche prodotte fuori periodo.

 

Carta ASI di Storicità per i ciclomotori

 

L’ASI non può rilasciare Certificati di Rilevanza Storica per i ciclomotori, in quanto gli stessi non rientrano nella Definizione di “veicolo storico e collezionistico” come confermato dall’art. 1 del DM 19/3/2010. Pertanto è stato stabilito che a partire dal mese di giugno 2013 l’Automotoclub Storico Italiano può rilasciare la Carta ASI di Storicità per ciclomotori che avrà un’efficacia esclusivamente privatistica. Tale documento non può sostituire il Certificato di Rilevanza Storica imposto dallo Stato. La modulistica per richiedere la Carta ASI di Storicità per ciclomotori è disponibile presso tutti i Club Federati ASI  oppure scaricabile qui.

 

FIVA Card

 

La Federazione Internazionale dei Veicoli d’Epoca rilascia due differenti attestati, conosciuti entrambi con il nome di FIVA Card, in base all’età del veicolo:

 

  • FIVA Identify Card

Riservato ai veicoli che abbiano compiuto 30 anni dalla data di costruzione

 

  • Youngtimer Registration Document

Riservato ai veicoli che hanno tra i 20 e i 29 anni dalla data di costruzione

 

Questi due diversi attestati internazionali sono delle vere e proprie carte d’identità cronologiche dei veicoli. Contengono la datazione, gli estremi identificativi, la storia, le fotografie nonché la puntuale annotazione per tipologia delle eventuali modifiche rispetto allo stato di origine, secondo le norme del Codice Tecnico FIVA vigente. Questo documento, insieme all’adesivo da applicare sul veicolo, sono in concessione d’uso al tesserato e consentono di partecipare alle manifestazioni iscritte nel calendario internazionale FIVA, oltre ad altre facilitazioni descritte nel sito della FIVA.

 

L’ASI quale ANF (Autorità Nazionale FIVA) è l’unica in Italia a poter rilasciare questi certificati, e sono consentiti esclusivamente per i veicoli con registrazione in Italia, oppure per veicoli non registrati, ma il cui proprietario sia residente in Italia. Questo documento ha una validità di dieci anni, ed in caso di vendita dell’automobile o di passaggio di proprietà, va riemesso dalla stessa FIVA.

 

Per ottenere la FIVA Card è necessario rivolgersi ad un Club federato ASI, abilitato da FIVA all’uso del sistema digitale di inserimento delle domande, fornendo preventivamente tutte le informazioni, le fotografie ed i documenti sottoponendo il veicolo ad una ispezione da parte della Commissione Tecnica specifica secondo la tipologia del veicolo.

 

 

 

Con la speranza di esservi stati d’aiuto, vi rimandiamo alla pagina ufficiale dell’ASI  e della FIVA per ulteriori spiegazioni o chiarimenti.

– Lo Staff di Autocom

 

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